La cerimonia del tè: molto più di un rituale, una filosofia di vita

La cerimonia del tè: molto più di un rituale, una filosofia di vita

La cerimonia del tè, nota come chanoyu 茶の湯 ("acqua calda del tè") o sadō 茶道 ("la via del tè"), è molto più di un semplice momento di degustazione. È un rituale codificato che unisce estetica, filosofia e spiritualità. Ogni gesto viene eseguito con precisione, in uno spirito di armonia e rispetto. Questa pratica mira a creare un momento di sospensione, in cui il padrone di casa e gli ospiti condividono un'esperienza contemplativa, spogliata da ogni distrazione materiale.

Più che un semplice atto sociale, la cerimonia del tè incarna i valori profondi della cultura giapponese. Riflette la ricerca della semplicità, della bellezza effimera e dell'introspezione, ispirata al Buddismo Zen. L'obiettivo è raggiungere uno stato di tranquillità, concentrarsi sul momento presente e onorare la natura e le relazioni umane.


 

Indice dei contenuti : 

  1. Storia del tè giapponese
  2. I principi fondamentali di Sen no Rikyū
  3. Regole e codici da rispettare
  4. Gli utensili utilizzati
  5. La cerimonia del tè
  6. I diversi tipi di cerimonia

 

 

Storia del tè giapponese 

 

La storia del tè in Giappone risale al IX secolo, quando i monaci buddisti giapponesi di ritorno dalla Cina introdussero il consumo di tè in polvere (matcha). A quel tempo, il tè era soprattutto una bevanda preziosa, riservata all'élite e ai templi, dove veniva utilizzato come supporto alla meditazione e come mezzo per tenersi svegli durante le lunghe ore di preghiera.

Solo nel XII secolo il matcha iniziò a diffondersi in maniera più capillare, grazie al monaco Eisai (1141-1215), fondatore del buddismo Zen Rinzai in Giappone. Convinto dei benefici del tè per il corpo e la mente, lo promosse tra i samurai e la corte imperiale. Scrisse anche il Kissa Yōjōki ("Trattato sui benefici del tè per la salute"), in cui ne esaltava le virtù medicinali e il ruolo nella chiarezza mentale, essenziale per la pratica Zen.

Tuttavia, fu nel XVI secolo che la cerimonia del tè come la conosciamo oggi fu veramente codificata da Sen no Rikyū (1522-1591). Questo maestro del tè rivoluzionò l'arte del chanoyu stabilendo i principi fondamentali che valgono ancora oggi: armonia(wa), rispetto(kei), purezza(sei) e serenità(jaku). Influenzato dalla filosofia Zen, sostenne un approccio minimalista, rifiutando lo sfarzo della corte a favore della semplicità, dell'autenticità e della bellezza delle cose imperfette. I suoi padiglioni da tè erano progettati in uno spirito di semplicità, mettendo in risalto materiali grezzi e naturali.

L'influenza di Sen no Rikyū fu così profonda da lasciare un segno duraturo nell'estetica giapponese, ben oltre la cerimonia del tè. Ancora oggi, i suoi insegnamenti vengono tramandati attraverso le grandi scuole del tè e continuano a ispirare coloro che praticano quest'arte ancestrale, alla ricerca dell'armonia tra tradizione e spiritualità.

 

 

I principi fondamentali di Sen no Rikyū 

 

  • Wa (和): Armonia

L'armonia è essenziale tra il padrone di casa, gli ospiti, gli utensili e l'ambiente. Ogni elemento deve fondersi in un insieme coerente, creando un'atmosfera rilassante. La disposizione del padiglione del tè (chashitsu), la disposizione degli oggetti e la scelta del tè sono tutti progettati per promuovere questa armonia.

  • Kei (敬): Rispetto

Il rispetto è rivolto ai partecipanti, agli oggetti e alla natura. Ogni gesto esprime gratitudine, sia che si tratti di maneggiare gli utensili con delicatezza o di salutare gli ospiti con gentilezza. Il rispetto si estende anche alle materie prime, come il tè e l'acqua, che sono apprezzate per la loro purezza.

  • Sei (清): Purezza

La purezza, simboleggiata dal rituale della pulizia degli utensili prima della preparazione del tè, non è solo fisica ma anche spirituale. Invita i partecipanti a liberarsi dai pensieri negativi e a prepararsi mentalmente a ricevere il tè con una mente aperta e rilassata.

  • Jaku (寡): Serenità

Infine, la serenità è il culmine della pratica del tè. Seguendo i rituali e adottando uno stato mentale contemplativo, i partecipanti raggiungono una profonda tranquillità. Questa calma interiore si estende oltre la cerimonia e influenza il modo in cui le persone vivono la loro vita.

 


Regole e codici da rispettare

 

La cerimonia del tè giapponese è più di un semplice rituale: è un'immersione in un mondo di calma, bellezza e rispetto. Ogni gesto ha un significato, ogni silenzio racconta una storia. Entrare in una casa da tè significa lasciarsi alle spalle il trambusto della vita quotidiana e prendersi un momento fuori dal tempo.

Immaginate uno spazio in cui si sente solo il mormorio dell'acqua che freme, dove ogni movimento è eseguito con totale attenzione. Qui il silenzio non è vuoto, è pieno di presenza. Permette di apprezzare appieno la consistenza di una tazza tra le mani, il sottile aroma del matcha, il calore di un sorso di tè che riscalda l'anima. È una forma di meditazione in movimento, un invito a rallentare e ad assaporare il momento.

Nella cerimonia del tè, nulla è lasciato al caso. Il padrone di casa compie gesti precisi, intrisi di fluidità ed eleganza: purificare gli utensili, versare delicatamente l'acqua, sbattere il matcha fino a farlo schiumare perfettamente.

Il chasenun frullino ricavato da un unico pezzo di bambù, viene maneggiato con destrezza. Per mescolare il matcha, l'ospite compie un movimento vivace a forma di "M" o "W". La "M" o la "Wmai in cerchio, per aerare la miscela e ottenere una schiuma fine e uniforme. Una quarantina di colpi di frusta sono sufficienti per ottenere la consistenza ideale, leggera e setosa.

Anche gli ospiti hanno un ruolo specifico. Quando la ciotola quando la ciotola viene loro presentata, la salutano con entrambe le mani in segno di rispetto. Prima di bere, seguono un rituale immutabile:

  1. Prendete la ciotola con entrambe le mani e sollevarla leggermente in segno di gratitudine verso l'ospite.

  2. Girarlo due volte in senso orario per evitare di bere dal davanti. per evitare di bere dal davanti, considerato il più bello e rispettato.

  3. Bevete in tre o quattro sorsigodendo di ogni momento.

  4. Pulire delicatamente il bordo con le dita prima di rimettere la ciotola nell'ospite.

Ogni oggetto ha un'anima, una storia. Il chawan fatto a mano il chasen intagliato con cura, il natsume Questi utensili sono molto più che semplici strumenti: riflettono il rispetto che abbiamo per la natura e l'abilità dei nostri artigiani. Maneggiarli con cura, ammirarli, tramandarli con attenzione significa partecipare a un rituale in cui estetica e spiritualità sono un tutt'uno.

In questo modo, la cerimonia del tè diventa una vera e propria danza, dove ogni movimento è un tributo alla bellezza del momento presente.

 

Gli utensili utilizzati

 

  • Il Chawan (茶碗) è una ciotola essenziale nella cerimonia del tè giapponese, progettata per la preparazione e la degustazione del matcha. Le sue dimensioni, la sua forma e la sua consistenza influenzano l'esperienza sensoriale, giocando sulla presa, sulla temperatura del tè e sull'estetica complessiva. A seconda della stagione, si preferiscono ciotole più larghe in estate per favorire il raffreddamento e più profonde in inverno per trattenere il calore.

Ciotola per matcha bianca e blu - € 27

  • Le Chasen (茶筅) è un frullino di bambù monopezzo progettato appositamente per mescolare la polvere di matcha con acqua calda. Grazie ai suoi fili multipli, produce un'emulsione uniforme e una leggera schiuma, rivelando gli aromi del tè. La cura è essenziale: dopo l'uso, deve essere sciacquato in acqua pulita e asciugato all'aria per evitare che si deformi.

Chasen di bambù 80 rami - € 14,50

  • Il Chashaku (茶杓) è un cucchiaio di bambù piegato a mano usato per misurare con precisione la polvere di matcha. Il suo design minimalista, perfezionato da generazioni di artigiani, garantisce una misurazione standardizzata, generalmente l'equivalente di una porzione per una preparazione tradizionale (cioè circa 1,5 g di tè per cucchiaio).

Spatola di matcha Chashaku - € 7,50

  • Il Natsume (棗) è un'elegante scatola laccata utilizzata per conservare il matcha prima della preparazione. È particolarmente utilizzato nella cerimonia usucha (薄茶), dove si prepara un tè più leggero. Il suo nome, che significa "giuggiola", deriva dalla sua forma, che ricorda l'omonimo frutto. L'interno è spesso ricoperto da una speciale vernice per preservare la freschezza e l'aroma del tè.

  • Il Hishaku (柄杓) è un mestolo di bambù utilizzato per prelevare e versare l'acqua calda dal kama (釜), il bollitore di ferro. Il suo lungo manico e il design elegante consentono un versamento preciso, essenziale per controllare la temperatura dell'acqua, un fattore chiave per estrarre gli aromi del matcha.

  • Il Kama (釜) è un bollitore tradizionale in ferro utilizzato per riscaldare l'acqua su un focolare specifico, spesso un braciere in ghisa chiamato furo (風炉) in estate o un focolare costruito nel pavimento (ro, 炉) in inverno. Il kama svolge un ruolo centrale nella cerimonia del tè: il suo design e il suo materiale influenzano la purezza e la morbidezza dell'acqua.

  • Il Fukusa (袱紗) è un raffinato quadrato di seta, maneggiato con precisione dall'ospite durante la cerimonia. Viene utilizzato principalmente per purificare alcuni utensili, come il natsume o il chashaku, prima del loro utilizzo. La sua piegatura e manipolazione seguono un protocollo rigoroso, che riflette l'eleganza e il rispetto per i gesti tradizionali del sadō, la via del tè.

 

 

La cerimonia del tè


Preparazione della cerimonia :

  • Preparazione del Chashitsu (sala da tè) L'ospite pulisce meticolosamente la sala da tè, assicurandosi che ogni cosa sia al suo posto e che l'atmosfera sia favorevole alla serenità.
  • Disposizione del Tokonoma (alcova decorativa) Si sceglie una calligrafia o un dipinto che rifletta lo spirito della cerimonia, accompagnato da una semplice composizione floreale (chabana).
  • Selezione e preparazione degli utensili Ogni utensile, dalla ciotola alla frusta, viene scelto con cura per adattarsi alla stagione e all'occasione.


Accogliere gli ospiti

  • Arrivo e purificazione Gli ospiti attraversano un giardino (roji) che simboleggia il passaggio a uno spazio sacro e si purificano sciacquando mani e bocca presso una fontana (tsukubai).

  • Entrare nel Chashitsu : Si inchinano passando attraverso una piccola porta, simbolo di umiltà, e prendono posto in silenzio.


Rituale del carbone (Sumi-demae)

Il padrone di casa si siede e accende le braci nel braciere con una precisione quasi coreografica. Il fuoco viene disposto in un ordine specifico per garantire un calore costante.

 

Servizio Kaiseki (pasto leggero)

Viene servito un pasto leggero, composto da una serie di piccoli piatti pensati per preparare il palato degli ospiti al tè. Il pasto segue una struttura precisa: zuppa, riso, diversi piccoli contorni (pesce alla griglia, verdure marinate, tofu, ecc.). Ogni boccone è pensato per risvegliare il palato senza appesantirlo, in preparazione alla degustazione del matcha.

 

Pausa e contemplazione

Dopo il pasto si fa una pausa. Gli ospiti possono ritirarsi a contemplare il giardino, mentre il padrone di casa prepara la sala per il servizio di tè forte (koicha).

 

Preparazione e servizio di tè forte (Koicha)

  • Pulizia degli utensili (Chakin Shibori) L'ospite pulisce ogni utensile con gesti precisi, simboleggiando la purificazione.

  • Preparazione del Koicha Una quantità generosa di matcha viene messa nella ciotola e mescolata con una piccola quantità di acqua calda per ottenere una consistenza densa.

  • Degustazione di Koicha La ciotola viene condivisa tra gli ospiti, ognuno dei quali ne beve un sorso e ne pulisce il bordo prima di passarla al successivo, rafforzando così i legami comunitari.

Preparazione e servizio del tè leggero (Usucha)

  • Preparazione dell'Usucha Dopo il koicha, l'oste prepara un tè più leggero con meno matcha e più acqua, che offre un sapore più dolce.

  • Servizio individuale Ogni ospite riceve la propria ciotola di usucha, che assapora in silenzio, godendosi il momento.

Cerimonia di chiusura

  • Pulizia finale Il padrone di casa pulisce e ripone gli utensili, segnando la fine ufficiale della cerimonia.
  • Partenza degli ospiti : Gli ospiti salutano l'ospite e lasciano la stanza in silenzio, portando con sé la serenità dell'esperienza.

 


I diversi tipi di cerimonia

 

1. Chaji (茶事): La cerimonia del tè completa

Il chaji è la forma più elaborata e tradizionale della cerimonia del tè. Dura fino a quattro ore e segue un protocollo preciso, che comprende un pasto kaiseki un pasto, una ciotola di tè denso (koicha) e una ciotola di tè leggero (usucha). Questa cerimonia è una vera e propria immersione nell'arte del tè, che richiede una grande maestria da parte dell'ospite.

2. Chakai (茶会): La cerimonia del tè più informale

Meno formale del chaji, il chakai è un incontro conviviale in cui gli ospiti gustano un tè leggero accompagnato da dolci giapponesi (wagashi). Più breve e accessibile, si concentra sul piacere di condividere e scoprire il rituale del tè, senza la necessità di un protocollo rigido.

3. Shōgo Chaji (正午茶事): La cerimonia del mezzogiorno

Questa cerimonia si svolge intorno a mezzogiorno e segue il formato di un chaji, ma con particolare attenzione al pasto kaiseki. L'atmosfera è più intima e si concentra sulla stagionalità degli ingredienti, riflettendo l'idea di comunione con la natura attraverso il tè e la gastronomia.

4. Akatsuki-no-Chaji (暁の茶事): La cerimonia dell'alba

Raro e misterioso, lakatsuki-no-chaji si svolge all'alba e simboleggia un nuovo inizio e una profonda connessione con la natura. Gli ospiti arrivano al calar della notte e il padrone di casa prepara un tè denso in un ambiente di silenzio e contemplazione.

5. Yobanashi Chaji (夜咄の茶事): La Cerimonia della Notte

In contrasto con la cerimonia dell'alba, il yobanashi chaji si svolge dopo il tramonto. L'atmosfera è silenziosa, spesso illuminata da candele, e crea un ambiente intimo che favorisce la meditazione. Questa cerimonia è particolarmente popolare in inverno, quando il calore del tè contrasta con il freddo esterno.

6. Kagetsu (花月): L'esercizio di perfezionamento

Più che una cerimonia, il kagetsu è una forma di addestramento in cui più partecipanti si alternano nel ruolo di ospite e padrone di casa. Questa pratica, spesso utilizzata nelle scuole del tè, consente ai partecipanti di affinare i propri gesti e di comprendere meglio le sottigliezze del rituale.

7. Sencha-dō (煎茶道): La cerimonia del tè infuso

A differenza di matchail sencha-dō è caratterizzato da tè verde infuso (sencha). Ispirato ai letterati cinesi, questo rituale privilegia un'estetica raffinata e la degustazione del tè in una forma più accessibile, pur rispettando gesti precisi e codificati.

 

Torna al blog